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Non si sa bene come quella fiala rotta sia finita a portata di mano né da quanto fosse stata creata, sta di fatto che il finirci sopra con la mano è stato un attimo esattamente come il trovarsi in formato mignon con una zampetta sanguinante che l'ha fatta finire non si sa come nelle cucine, per la gioia delle cuoche intente ad iniziare a mettere avanti il prossimo pasto, quella marmocchia tutta lentiggini e capelli rossi mezza distesa sul banco da lavoro con ventre e busto, la mano ripulita e fasciata tra gli improperi della servitù e la sola maglia da lavoro che la veste come un abito perché i pantaloni li ha in testa a mo' di parrucca.
Bisogna portarselo dietro in previsione del termine della mutazione, insomma.
Ed è lì che alterna il movimento dei piedi calzati da stivalacci troppo grandi, abbandonati nel vuoto oltre il bordo del piano, il mento appoggiato ai palmi delle mani mentre osserva con estrema criticità il lavoro delle poverette.
Meno zucchero in quei dolci, o lo Stratega mette su più tette di me.
Che manco sa cucinare lei, figuriamoci dare consigli a riguardo.
E il sale fa venire la cellulite a DragBille.
Perché c'è da contestare anche quello.
Ho sete, chi mi passa una bottiglia di quelle laggiù?
Con tanto di ditino proteso verso l'alcool del castello.
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sia mai che venga chiamato qualcun altro quando una piccola monella rossa compare tra le mura , o forse ha solo sentito voci arrivare fino al piazzale , sta di fatto che lo stratega fa la sua comparsata in cucina proprio mentre la minimoor impartisce ordine alle cuoce che stanno gia pensando di usare la bambina come portata principale della serata ...
La vede chiedere da bere , il momento migliore per avvicinarsi arnato di quella brocca di acqua .
ecco a te ..
lo sussurra arrivandole accanto e appoggiando la brocca sul tavolo .
L'elfo indossa calzoni di pelle scura e una maglia morbida azzurro chiaro , lo scollo a V e con le maniche arrotolate su i gomiti , quel colore che mette in risalto i capelli scuri lasciati liberi di accarezzargli le spalle e incorniciare il viso .
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Beh, sarebbe una cena con i fiocchi per Lilith, peccato quindi che lo Stratega abbia rovinato il pasto alla Sovrana con la sua comparsa, proprio durante quell'occhiata di intesa tra le cuoche che avrebbe preceduto la messa in forno.
Per così dire.
Ma si diceva dello Stratega, lui e la sua brocca d'acqua, lui che si affiancano e riesce ad accaparrarsi un sorriso di quelli da marmocchia con tanto di fossette, quell'espressione di bambina davanti al regalo di natale richiesto sebbene al momento dello scarto non sia quello davvero richiesto.
Si perché lei si punta sui gomiti per piazzarsi sul fianco e allungare la manina, far propria la brocca incurante di contatti che solitamente avrebbe evitato e attirarla a sé per piazzarci dentro il naso, praticamente, gesto che le costa ogni soddisfazione trovata.
Perché dentro c'è acqua.
Ed è un attimo il risollevare lo sguardo ferito con tanto di labbra schiuse verso l'elfo.
Ma è acqua!
È un acuto quello che accompagna la constatazione, con tanto di allontanamento della brocca incriminata.
Io ho sete di idromele.
Tipico dei marmocchi trovare un oggetto specifico per fame o sete, e se sino a quel momento stava mezza a penzoloni oltre il bordo, adesso prende a spingersi e tirarsi con ginocchia e mani per scivolare in avanti dove le cuoche dovrebbero lavorare, manco ci stesse nuotando su quel piano e verso le bottiglie.
Vabbè, faccio da sola.
E dove sta il problema?
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ah , quel sorriso ,quela faccino tutto fossette che ora lo si riconosce ancora di piu che è identico a quello di mehereen , il contrario ovviamente , quel sorriso che lo porta a sorriderle di rimando , quelle iridi scure che quasi brillano davanti a quel faccino e a quel contatto che lei non rifugge .
ah volevi l'idromele ?
si mostra dispiaciuto , innocente per averle portato l'acqua
entrando ho sentito solo che avevi sete ..
falso bugiardo ma la versione marmocchia vogliamo tenercela cara , giusto per non fommentare le voci "sempre piu giovani" .. ma la vede arrampicarsi sul tavolo , strisciarci sopra cercando di arrivare alle bottiglie , incurante delle cuoce .
ti aiuto !
e bisogna agguantarla , con il braccio destro , protendendosi pure lui sul tavolo , deve prenderla attorno alla vita per portarsela in braccio sul fianco , provarci almeno che se lei fa tanto di arrivare alla bottiglia è capace di bersela tutta.
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C'è da trucidarlo mentre si striscia verso le bottiglie, quello che non sente a kilometri di distanza non se la beve nemmeno una marmocchia che riesce si e no a fare qualche scivolata in più prima di venire presa in ostaggio dall'assassino malefico, lei che era a tanto così dalle sue amate bottiglie.
Noooooo!
Ed è il grido disperato di chi sta soccombendo sotto il nemico, per fortuna non le cuoche, con tanto di manina protesa per qualche istante e sguardo di sconfitta rivolto alla meta prima di volgersi verso il maledetto e prendere a divincolarsi tentando di arrampicarsi sulla sua spalla con il palese intento di gettarsi giù da questa, alle sue spalle, anche di testa se necessario.
Allora vado ad aprire le botti della taverna!
Che sappiamo dove siano se si riesce ad eludere il nano.
Non aspettatemi per cena!
E pare davvero un animaletto, di quelli che tentano la fuga anche a costo di arpionarsi agli abiti sebbene le dimensioni siano leggermente differenti.
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bhe lei non lo ha detto che erano di alcool le bottiglie indicate , dovrebbe fidarsi dell'elfo piu bello del mondo altroche divincolarsi , lui che la trattine come puo , smanazzando anche con la sinistra per impedirle di lanciarsi oltre la spalla .
lascia stare le botti , c'e qualche pennuta dentro altroche idromele ..
lo dice per farla desistere anche se la verità non è del tutto cosi diversa ...e lui si muove , aggira il tavolo passando anche di fianco alle dipendenti , le raggiunge le bottiglie .
guarda prendiamo questa !!
e pare davvero intenzionato a far propria una di quelle bottiglie , il bottino della marmocchia
tu fai la brava e io DOPO te la faccio bere ...
finito l'effetto della pozione ..e se riesce a farle dare una calmata con la sinistra la prende quella bottiglia , per il collo ovviamente .
salutiamo le cuoce e andiamocene da qui !
che averle fra i piedi non piace nemmeno a lui
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Dopo...
E figuriamoci se non rigirava il tutto a suo vantaggio e non provava a starsene solo con una minorenne, lui che se la ritrova a braccia rigorosamente intrecciate e con un muso lungo kilometri lì a penzoloni con busto e testa dietro la schiena che si rifiuta di salutare sebbene abbia smesso di divincolarsi.
Perché lo vede anche lei che non riuscirebbe a prevalere al momento.
Allora voglio andare a controllare!
Che ci siano dentro le pennute, e lo sputa fuori con la vocina stridula e forse troppo alta mentre gli pesa interamente addosso a mo' di sacco di patate.
Posizione che le ha fatto perdere i pantaloni per strada, sfilati dalla testa.
Dai, ti prego, andiamo a fare i dispetti al nano...
E chissà se cambiando tattica funziona, lei che passa dal "non ti parlo più a vita" al sollevarsi dritta con il torso per poi aggrapparsi al suo collo con entrambe le bracciotte manco volesse strangolarle, lei che lo riempie di bacini su guancia e tempia sruffianando come non mai da brava piccola femmina in erba.
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c'e abituato a portarla a mo di sacco di patate , non è la prima volta che in quella forma gli capita , lui che la mantiene con il braccio destro , la mano appoggiata sulla bassa schiena di lei per evitare che la testa faccia da contrappeso e la faccia volare giu .
Sospira davanti a quel desiderio , lei che continua a puntare verso l'oste anche in quella forma ..lo fa persino cambiando atteggiamento , tirandosi su e avviluppandosi a lui ...
Quel calore , quell'abbraccio che anche se è privo di malizia , scalda l'anima , que bacini che si susseguono , che si prende senza battere ciglio .
come faccio a dieti di no se fai cosi ...
lo sussurra , la voce che esce piu roca del voluto mentre volge appena il capo per cercare gli occhi di quella creatura , quei zaffiri lucenti da intercettare da quello sguardo quasi corvino mentre si china per raccogliere i calzoni persi , da far propri e accavvallare sull'avambraccio sinistro .
andiamo dai ... ecco , ha vinto lei .
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Non batterà ciglio ma si muove altro, lo si sente dalla voce e dalla mano che tasta con la scusa del contrappeso, tuttavia manco le passa per l'anticamera del cervello in quella forma, così come non le passa per la testa il fatto di smettere di dimostrargli affetto umido e appiccicoso dal sapore di saliva e a suon di risucchio, una gioia, almeno sino a quando lui non decide di fare propri i pantaloni.
Allora bisogna muoversi e protendersi verso questi incuranti di potersi sbilanciare troppo e di fargli perdere la presa, perché quei calzoni sono suoi e devono tornare a scaldare la testa a mo' di parrucca con code emntre il ditino si tende verso l'uscita delle cucine.
A far dannare l'oste basso e brutto!
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23 replies since 15/1/2023, 16:34 76 views
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